QUATTRO CHIACCHIERE CON...

Un modo nuovo di abitare

Matteo Busnelli
Responsabile Marketing della Business Area Electrification in Italia

A fine 2019, ABB ha presentato il progetto “Casa Aumentata”: più di una semplice soluzione smart, un vero ecosistema che risponde a tutti i bisogni domestici di comfort, sicurezza ed efficienza energetica, di oggi e di domani.

«Ci siamo armati della necessaria umiltà per affrontare un mercato che di certo conosciamo ma che non è il nostro più tradizionale e siamo partiti dall’ascolto» spiega Matteo Busnelli, Responsabile Marketing del business Electrification Italia di ABB. «Non ci siamo mossi prima di tutto dalla definizione interna della “value proposition” della soluzione che intendevamo lanciare ma dalla preliminare comprensione delle reali necessità dei nostri target di riferimento».


Ci siamo mossi prima di tutto dalla preliminare comprensione delle reali necessità dei nostri target di riferimento

Di quali figure parliamo?
«Degli utenti finali, cioè i consumatori, ma anche del mondo dei “coordinator”, che comprende le società di ristrutturazione edilizia e gli studi di architettura e progettazione. Tutto ciò, ovviamente, senza mai mettere in secondo piano i nostri interlocutori classici, quei partner di ABB che sono da sempre i piccoli e medi installatori. È stata un’esperienza nuova perché, mentre nell’industria operiamo da leader riconosciuti, in questo mondo avevamo anche da imparare».

Come vi siete mossi?
Sia il “naming” del progetto che la definizione delle tre macro-aree di focalizzazione – confort, sicurezza ed efficienza energetica – sono stati definiti proprio a partire dall’ascolto dei bisogni e delle necessità reali e attuali, oltre che dalla volontà di differenziare la nostra offerta.

Facciamo un passo indietro: in quale contesto di mercato vi muovete?
«Nel nostro Paese il mercato industriale è decrescente mentre il settore building è previsto in leggera crescita, con un focus speciale sulle ristrutturazioni stimolate dagli ecoincentivi. Il settore costruzioni esprime circa l’8 per cento del PIL nazionale, quindi è molto importante, ed è cresciuto del 5,2 per cento [MB1] tra 2018 e 2019. A far da traino hanno contribuito non poco le soluzioni smart. Secondo l’Osservatorio IoT del Politecnico di Milano, il mondo degli oggetti connessi cresce rapidamente: nel 2018 questo mercato in Italia ha toccato quota 380 milioni di euro, più 52 per cento sul 2017. La principale novità è legata alla comparsa dei cosiddetti smart home Speaker, gli assistenti vocali che si sono dimostrati un volano per le vendite di tutti gli altri oggetti connessi legati alla sicurezza e alla gestione del comfort, oltre che degli elettrodomestici intelligenti».

Digitale, smart, connessioni: concetti ben radicati in ABB…
«Sì, ma finora soprattutto in campo industriale. Da qui la volontà di rivoluzionare il nostro approccio alla domotica e fare la differenza posizionandoci in modo nuovo, a partire dal nome. Abbiamo scelto “Casa Aumentata” perché aggiunge nuove dimensioni al concetto di abitazione: non solo controllare riscaldamento e climatizzazione, oppure luci e tapparelle, non solo l’antifurto o i pannelli solario la gestione dell’energia ma l’integrazione di tutto ciò. La tecnologia sta entrando sempre più nelle case e le nostre soluzioni consentono di aumentare il valore dell’immobile migliorando comfort ed efficienza energetica».


Abbiamo scelto “Casa Aumentata” perché aggiunge nuove dimensioni al concetto di abitazione

Quali sono gli elementi principali che fanno la differenza?
«Portiamo sul mercato un ecosistema altamente professionale ma soprattutto aperto, customizzabile e scalabile. Aperto perché il nostro sistema ABB-free@home®, la versione Wi-Fi semplice da installare, programmare e utilizzare, integra tutti i componenti, dagli speaker Sonos® all’illuminazione LED Philips Hue®, dai comandi vocali Amazon Alexa® e Google Home agli elettrodomestici intelligenti di Siemens e di Bosch. E perché gli sviluppatori potranno integrare nuove tecnologie che di sicuro arriveranno. Aperto cioè aumentato, e che aumenterà».

Customizzabile in che senso?
«Che si adatta a esigenze diverse. È ovvio che se vivo in un vecchio appartamento privo di box, non potrò installare pannelli solari o wall-box per la ricarica delle auto elettriche. Potrò però modernizzare tutto il sistema di tapparelle, dotarmi di un antifurto, gestire le luci e l’energia. Le soluzioni per la mia casa ci sono. Diverso sarà il caso se possiedo una grande villa con giardino, molte stanze, garage, pannelli solari e colonnine di ricarica, per la quale baderò soprattutto alla sicurezza esterna e, oltre alle varie automazioni, all’ottimizzazione dei carichi».

E la scalabilità?
«È la possibilità di integrare le funzioni gradualmente, a seconda delle priorità che ho oggi, che avrò domani e anche delle nuove tecnologie che saranno disponibili. L’abitazione evolve con noi, mentre la maggior parte dei sistemi oggi sul mercato si basa su soluzioni standardizzate, magari ottime ma bloccate all’oggi. Come ho detto, la base è ABB-free@home®, ma chi ha esigenze superiori – un edificio molto grande, una palazzina o più edifici collegati -  può optare per la connessione via cavo Konnex, la più potente e avanzata. La “Casa Aumentata” diventa “building aumentato”».


La “Casa Aumentata” diventa “building aumentato”

Un cambiamento forte per il vostro marketing…
«Sì, l’utente finale, così come l’ho definito prima, entra di prepotenza nel nostro radar: abbiamo adeguato e ampliato messaggi e strumenti mirati sui diversi target, per esempio utilizzando noti influencer e creando un team composito, che comprende i tecnici più esperti così come i giovani innovatori con idonei skill digitali. La varietà dei punti di vista è indispensabile per trovare sempre nuove soluzioni».

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