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L'economia circolare:
cambiare il sistema

Katie Attrill
Network Manager
Ellen MacArthur Foundation

La Ellen MacArthur Foundation è un ente di beneficenza internazionale che si occupa di cambiare il modo in cui funziona l'economia mondiale e, così facendo, di affrontare alcune delle maggiori sfide del nostro tempo. La sua missione è accelerare la transizione verso un'economia circolare – un'economia in cui i rifiuti e l'inquinamento vengono eliminati, i prodotti e i materiali vengono fatti circolare e la natura viene rigenerata.

La storia della Fondazione è iniziata nel 2005, quando Dame Ellen MacArthur è entrata nella storia dello yachting diventando la più veloce navigatrice solitaria a circumnavigare il globo. Con la presa di coscienza della natura limitata delle risorse su cui si basa la nostra economia lineare, si è ritirata dalla vela professionale per lanciare la Fondazione nel 2010.

Oggi il Network della Fondazione comprende circa 3.000 organizzazioni che riconoscono la necessità di una transizione verso un'economia circolare a vantaggio delle imprese, dell'ambiente e della società.


Il Network della Fondazione comprende circa 3.000 organizzazioni

Tra queste, dal 2020, c'è ABB, che con la sua Strategia di Sostenibilità 2030 ha fissato obiettivi ambiziosi nella conservazione delle risorse attraverso modelli di business circolari. L'economia circolare è incorporata non solo nei nostri prodotti, ma anche nelle nostre attività: entro il 2030 i nostri siti produttivi, a livello globale, saranno internamente "zero rifiuti in discarica": ciò significa che non avremo più rifiuti di produzione da smaltire. In Italia, nello stabilimento di Frosinone, questo progetto è già realtà. Inoltre, stiamo lavorando con i nostri partner e clienti per migliorare la circolarità della nostra catena di fornitura attraverso un piano di sostenibilità che si concentra sulle prestazioni ambientali, sociali e di governance.

In questo contesto di coerenza e impegno reciproco, abbiamo intervistato Katie Attrill, Network Manager della Ellen MacArthur Foundation, per parlare della Fondazione, della reale necessità di un cambiamento che porti le aziende ad accelerare la transizione verso un'economia circolare e di ciò che possiamo fare, tutti noi come essere umani, per rendere il mondo in cui viviamo un posto migliore.

Buongiorno Katie. Ci parli del suo ruolo alla Fondazione Ellen MacArthur.
Sono entrata a far parte della Fondazione Ellen MacArthur quattro anni fa e lavoro nel team Network, un asset cruciale per la Fondazione.
Comprende quasi 3.000 organizzazioni, tutte in fasi diverse del loro percorso verso l’economia circolare – alcune sono agli esordi, mentre altre stanno implementando soluzioni – ma tutte riconoscono l’importanza e la necessità di questa transizione.
Lavoriamo con aziende, istituzioni politiche, città, università, innovatori e leader di pensiero per costruire e scalare un'economia circolare.
La transizione dell'economia circolare necessita di tutti gli attori del sistema. Coinvolgiamo e ispiriamo gli attori chiave e implementiamo soluzioni di sistema su scala globale.
Riuniamo i changemaker, dagli innovatori emergenti alle multinazionali, che svolgono un ruolo cruciale nel ridisegnare e modificare il sistema.
La Fondazione mette a disposizione la visione dell'economia circolare - stabilendo la direzione, alzando il livello e accendendo i riflettori sugli esempi virtuosi, mostrando come è possibile intervenire.
Nel mio ruolo di responsabile, sono il primo punto di contatto per le aziende del nostro Network – tra cui ABB – per supportare gli Aderenti nel loro percorso di economia circolare. Facilito i collegamenti tra le organizzazioni del Network per aumentare l'apprendimento condiviso e promuovere la collaborazione.


La transizione dell'economia circolare necessita di tutti gli attori del sistema

L'adesione al Network si basa su quattro pilastri fondamentali:

  • Imparare: gestiamo diversi programmi di apprendimento online esclusivamente per il nostro Network, dai livelli base a quelli avanzati, per aiutare ad accelerare la transizione delle organizzazioni verso l'economia circolare.
  • Network: creiamo opportunità per fare rete durante i nostri eventi fisici e virtuali, attraverso la nostra Piattaforma Comunitaria. Organizziamo due workshop all'anno, oltre al nostro Summit annuale – al quale ha preso parte anche ABB all'inizio di quest'anno – per consentire agli Aderenti di essere ispirati da nuove idee, aggiornarsi e connettersi con altre organizzazioni del Network. Al di fuori di questi eventi, gli Aderenti hanno accesso alla nostra Piattaforma Comunitaria, uno spazio per connettersi con i colleghi della rete, trovare nuove collaborazioni per trasformare le loro organizzazioni e lanciare progetti comuni.
  • Collaborare: la facilitazione - che riunisce le organizzazioni attraverso il nostro Network - è una parte importante delle nostre attività perché contribuisce ad accelerare la transizione da un'economia lineare a un'economia circolare.
  • Dimostrare: la nostra Piattaforma Circulytics consente alle aziende di misurare le proprie prestazioni nell'ambito dell'economia circolare e di dimostrarne la circolarità ai principali stakeholder. Le organizzazioni della rete ricevono anche un'analisi personalizzata che illustra le misure pratiche che possono adottare per migliorare le aree chiave della loro attività. Valorizziamo, inoltre, i progetti più significativi attraverso i nostri casi di studio, i report e i nostri programmi, come The Circular Economy Show e il Podcast.

Partiamo dal principio. Perché è necessario passare da un'economia lineare a un'economia circolare?
L'economia lineare è il modo in cui funziona attualmente la nostra economia. Preleviamo i materiali dalla terra, li usiamo per realizzare prodotti e, alla fine della loro vita, li dismettiamo. È una linea retta: prelevare, produrre, gettare.
Questo è il modo in cui funziona la nostra economia, ma non funziona per le persone o per il pianeta. Si stanno consumando preziose risorse limitate e causando cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, rifiuti e inquinamento.
Oltre il 90% della perdita di biodiversità è causata dall'estrazione e dalla lavorazione delle risorse naturali. Osservando il cambiamento climatico, la transizione verso le energie rinnovabili e l'efficienza energetica è fondamentale, ma non è tutto. Quasi la metà delle emissioni globali di gas serra deriva dal modo in cui produciamo e utilizziamo materiali, prodotti e alimenti. Ciò significa che dobbiamo produrre e utilizzare le cose in una modalità differente.
L'economia circolare offre un'alternativa all'economia lineare estrattiva, dispendiosa e inquinante. Si basa su tre princìpi, tutti guidati dalla progettazione: eliminare i rifiuti e l'inquinamento, far circolare prodotti e materiali e rigenerare la natura.
Il principio della rigenerazione viene talvolta trascurato, poiché ci si focalizza su prodotti e materiali, ma è fondamentale. Fare meno danno semplicemente non è sufficiente. Dobbiamo riprogettare la nostra economia in modo che migliori attivamente il mondo in cui viviamo.


Fare meno danno semplicemente non è sufficiente. Dobbiamo riprogettare la nostra economia in modo che migliori attivamente il mondo in cui viviamo.

L'economia circolare è uno dei temi caldi degli ultimi anni in ambito di sostenibilità, soprattutto nel mondo industriale e aziendale. Uno dei tre pilastri della nostra Strategia 2030 si basa proprio su questo, sulla creazione di nuovi modelli di business che aiutino noi e i nostri clienti a conservare le risorse e a ridurre i rifiuti.
A livello globale, qual è la situazione attuale e quanta strada abbiamo ancora da fare?
È corretto dire che l'economia circolare ha davvero preso piede. Quando la Fondazione è stata lanciata nel 2010, nessuno parlava veramente di economia circolare — c'erano meno di 100 notizie al riguardo su internet. Ora è inclusa nelle strategie di aziende e istituzioni globali, governi e città di tutto il mondo.
Spesso si confonde l'economia circolare con la sostenibilità: si pensa all'economia circolare in termini di utilizzo dei materiali e di gestione dei rifiuti, ma si tratta di un'idea molto più ampia. La sostenibilità consiste nel produrre meno, utilizzare meno e sprecare meno, ma abbiamo bisogno di qualcosa di più di un cambiamento incrementale. L'economia circolare è un cambiamento completo: dalla modalità “prendere, fare, sprecare” alla modalità “eliminare, far circolare, rigenerare” — una riprogettazione completa dell'economia globale.
Stiamo osservando alcuni grandi esempi di economia circolare in azione – e l'implementazione di modelli di business circolari che includono il riutilizzo, la rigenerazione, la rimessa a nuovo e la riparazione è tra questi – ma la nostra economia resta ancora molto lineare piuttosto che circolare. Abbiamo bisogno di scalare queste soluzioni. 


Spesso si confonde l'economia circolare con la sostenibilità: si pensa all'economia circolare in termini di utilizzo dei materiali e di gestione dei rifiuti, ma si tratta di un'idea molto più ampia.

Quali sono i vantaggi per un'azienda che decide di passare a una modalità circolare di fare business? E come iniziare?
Il business è al centro della transizione verso un'economia circolare. La transizione vero l'economia circolare ci permetterà di affrontare le sfide globali, come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l'inquinamento, e di creare resilienza, crescita a lungo termine e prosperità.
Le recenti crisi globali, tra cui la pandemia di Covid, l'invasione russa dell'Ucraina e i molteplici impatti negativi dovuti al cambiamento climatico, hanno dimostrato che il commercio globale e le catene di approvvigionamento dell'economia lineare possono essere fragili e soggette a crisi. Eliminando rifiuti e inquinamento, facendo circolare prodotti e materiali e rigenerando la natura, l'economia circolare può contribuire a ridurre la nostra dipendenza dalle materie prime e ad aumentare la resilienza e l'adattabilità delle catene di approvvigionamento.
Uno studio sulle aziende belghe nel 2020 ha mostrato che quelle che impiegano modelli di business circolari hanno sofferto molto meno i lockdown durante la pandemia — Il 66% ha dichiarato di non aver subito perdite rispetto al 2% delle aziende "non circolari”. Ciò include la progettazione di sistemi di produzione alimentare rigenerativi, l'investimento in infrastrutture per la riparazione, ristrutturazione e rigenerazione e lo sviluppo di capacità produttive più localizzate, diversificate e distribuite.Guardando al quadro generale, l'attuale modello di crescita lineare dipende da risorse limitate, esponendo i Paesi alla volatilità delle risorse, a guadagni limitati di produttività e a enormi perdite di valore dovute agli sprechi.Il nostro report Growth Within ha individuato che la transizione verso un'economia circolare in Europa potrebbe aggiungere 900 miliardi di euro al PIL entro il 2030, con il potenziale di attrarre nuovi clienti, aumentare le vendite e creare posti di lavoro.
E naturalmente, il fatto che l'economia circolare possa contribuire ad affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l'inquinamento è importante per le imprese come per chiunque altro.
Dopo tutto, viviamo tutti sullo stesso pianeta.


In Belgio, le aziende che hanno impiegato modelli di business circolari hanno sofferto molto meno i lockdown durante la pandemia.

Quali sono, secondo voi, le azioni da intraprendere ora affinché ciascuno possa dare un contributo concreto?
Anche se i consumatori possono scegliere dove spendere il loro denaro – possono riparare i prodotti piuttosto che acquistarne di nuovi o mangiare cibi prodotti in maniera rigenerativa – queste scelte non sono necessariamente accessibili o convenienti oggi come lo saranno quando le soluzioni di economia circolare continueranno a scalare. Piuttosto che guardare ai contributi che possono dare i singoli individui, occorre concentrarsi sugli attori chiave che hanno l'influenza necessaria per cambiare il sistema: ecco perché lavoriamo con le imprese e con i responsabili politici a livello globale.

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