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Territorio e comunità
ABB oltre gli orizzonti della tecnologia navale
Progettato per il naviglio commerciale, Dynafin sta riscuotendo l’interesse dell’industria nautica.
Tradizionalmente proteso nel campo dell’innovazione tecnologica, il Gruppo ABB è, da sempre, uno dei principali protagonisti dell’industria marittima mondiale.
Grazie ad un network internazionale d’eccellenza composto da risorse umane che rappresentano le migliori competenze professionali (Cruise, Pleasure craft, Oil & Gas ecc) disponibili sul mercato, ABB oggi è un punto di riferimento nell’ambito della transizione verde dello Shipping e dispone di un’interessante gamma di soluzioni: dai collaudati sistemi di propulsione elettrica esterna (Azipod®) ai sistemi di distribuzione dell’energia in corrente continua (DC Grid®) fino al più recente sistema di propulsione ad eliche cicloidali ABB Dynafin® varato lo scorso anno. Sviluppato originariamente per il naviglio commerciale e flotte passeggeri, ABB Dynafin ha incontrato grande interesse anche nel comparto della grande nautica da diporto, in particolar modo nel mercato full custom dai 65 metri in su. Un settore, questo, nel quale ABB è presente da diversi anni «dove – spiega Riccardo Repetto Global Vessel Type Responsible - Yacht ABB Marine & Ports Finland – è fondamentale individuare il giusto compromesso tra comfort ed efficienza perché l’armatore di un superyacht generalmente tende ad avere maggiori volumi destinati alla vita di bordo».
Oggi questo obbiettivo è decisamente alla portata grazie ad una tecnologia che consente di mettere a punto sistemi compatti e facilmente fruibili sotto l’aspetto della loro gestione. In tal senso ABB Dynafin è un sistema di propulsione innovativo che scaturisce da un decennio di ricerca. Sostanzialmente il funzionamento si basa su un’elica cicloidale con controllo individuale delle pale, collegata ad un motore elettrico principale che, a sua volta, alimenta una ruota ad una velocità compresa tra 30 e 80 giri al minuto. Il movimento combinato della ruota e delle pale genera simultaneamente la spinta di propulsione, permettendo così di ottenere elevati standard di efficienza operativa del mezzo navale. Le prestazioni del sistema ABB Dynafin fanno si che le onde di pressione generate dall’elica siano longitudinali e non perpendicolari. «Ciò permette di abbattere le vibrazioni ed il rumore di bordo aumentando i livelli di comfort» – aggiunge Repetto.
Oggi questo obbiettivo è decisamente alla portata grazie ad una tecnologia che consente di mettere a punto sistemi compatti e facilmente fruibili sotto l’aspetto della loro gestione. In tal senso ABB Dynafin è un sistema di propulsione innovativo che scaturisce da un decennio di ricerca. Sostanzialmente il funzionamento si basa su un’elica cicloidale con controllo individuale delle pale, collegata ad un motore elettrico principale che, a sua volta, alimenta una ruota ad una velocità compresa tra 30 e 80 giri al minuto. Il movimento combinato della ruota e delle pale genera simultaneamente la spinta di propulsione, permettendo così di ottenere elevati standard di efficienza operativa del mezzo navale. Le prestazioni del sistema ABB Dynafin fanno si che le onde di pressione generate dall’elica siano longitudinali e non perpendicolari. «Ciò permette di abbattere le vibrazioni ed il rumore di bordo aumentando i livelli di comfort» – aggiunge Repetto.
A Genova si trova la divisione Marine & Ports Italy di ABB, le attività di service fanno capo ad Alessandro De Santis (VP Service Area Manager South Europe – Marine & Ports) e, della struttura fanno inoltre parte Stefano Gallo (Sales Manager for the Yacht Segment Service) e Danilo Decarlini (Sales Manager ABB Marine & Ports Italy).
Nel corso di un incontro con alcuni componenti dello staff genovese di ABB, Tecnologie Trasporti Mare ha potuto approfondire alcuni aspetti tecnico-organizzativi del mondo ABB in relazione alle sfide ambientali che l’industria della nautica è chiamata ad affrontare nei prossimi anni. «Partendo dalla maggiore fruibilità delle tecnologie a bordo abbiamo puntato strategicamente sui concetti di efficienza e flessibilità» – spiega Danilo Decarlini.
Ciò significa che più il sistema installato a bordo è efficiente, meno energia verrà richiesta. Per quanto riguarda la flessibilità, ABB ha sviluppato una serie di soluzioni tecnologiche che consentono ai propri sistemi installati a bordo di operare a pieno regime indipendentemente dal tipo di combustibile utilizzato per la loro alimentazione.
In questo contesto, va inoltre segnalato che sistemi di distribuzione elettrica prodotti da ABB, sono predisposti anche per operare con l’alimentazione nucleare.
In termini di spazi a bordo i sistemi compatti ABB pensati per il segmento dei grandi yachts consentono un risparmio medio dei volumi occupati di circa il 30% . «Analogo discorso – prosegue Decarlini – è ovviamente riproponibile sulle navi commerciali incluse le grandi navi da crociera»
Parallelamente all’introduzione di nuovi sistemi si sviluppano ulteriormente le strategie di ABB nelle attività manutentive e post vendita. «Siamo una struttura di service operante in circa 30 paesi in tutto il mondo – conferma Alessandro De Santis – aggiungendo che «la nostra forza risiede nell’organizzazione e nella collaborazione tra i vari centri, che ci permette di fornire ai nostri clienti un supporto rapido e di qualità ovunque essi si trovino. Grazie a questa rete globale, siamo in grado di rispondere prontamente alle esigenze dei nostri clienti, garantendo un servizio efficiente e di alto livello». Un concetto, questo, che conferma le strategie di ampio respiro mirate a garantire soluzioni tailor made agli utenti.
«In Italia – interviene Stefano Gallo – per quanto riguarda le attività di service siamo in stretto contatto con i principali cantieri specializzati nelle attività di refitting in quanto i nostri sistemi, oltre che sui newbuilding, vengono installati anche su motor yacht già in esercizio. Il nostro impegno è infine rivolto a superare le eventuali difficoltà legate alla programmazione degli interventi da effettuare in cantiere ».
Al di là degli aspetti legati all’efficientamento energetico di bordo ed alla progettazione di apparati tecnologicamente sempre più avanzati, il gruppo ABB punta ad offrire soluzioni che possano consentire di razionalizzare la gestione del ciclo vita dei propri sistemi installati a bordo.
Con il sistema Dynafin, ABB si prefigge lo scopo di allungare gli intervalli in drydock. Fino ad oggi, i prodotti sono generalmente standardizzati con un’impostazione di 5 anni tipica, peraltro, nel comparto crocieristico. «Con questo nuovo sistema lanciato lo scorso anno – conclude Repetto – puntiamo a lavorare su un orizzonte di10anni».
Nel frattempo, ABB Dynafin ha già riscosso alcune interessanti manifestazioni d’interesse provenienti dall’industria nautica e dalla sede genovese di ABB lasciano intendere che, verosimilmente, il primo contratto di fornitura per uno yacht custom potrebbe essere finalizzato entro la fine del prossimo anno e, conseguentemente, la prima imbarcazione equipaggiata con questo sistema potrebbe scendere in acqua non prima di 4-5 anni.
Lo sviluppo tecnologico targato ABB prosegue dunque speditamente nell’era della green transition navale e in attesa di capire quali saranno i combustibili “puliti” che andranno a regime in un futuro ormai prossimo (l’abbinata idrogeno + fuel cell sembra essere al momento la soluzione più realistica ndr), val la pena ricordare che la sfida si gioca anche sul fronte infrastrutturale con l’ammodernamento tecnologico dei Marina in materia di shore connection e rete di distribuzione dei fuel verdi.